giovedì 25 aprile 2013

Fine Prima Stagione

E insomma.
Devo farlo.
Devo dire 'sta cosa.
Io sono tuo padre.

Ora che l'ho detto, ti parlo di ciò che mi sta accadendo in questi ultimi giorni. Sto cominciando un percorso che non è prettamente quello di fare fumetti. Insomma, una di quelle figure leggendarie di cui parlano i nostri padri e i nostri nonni che pare che dopo un po' di anni che le fai lo stato prende e decide di darti dei soldi ogni mese anche se non fai niente.
Assurdo, appunto.
Comunque, mettendo in ordine le mie cose nel casino della camera che mi appresto a lasciare, come spesso mi capita, mi sono perso nei vecchi album. Non è narcisismo, è nostalgia. (Ed è anche utile per migliorarsi, questo l'ho sempre sostenuto.) In realtà più che altro mi sono perso prevalentemente in un'unico album, il penultimo terminato: né freschissimo - si può vedere la vecchia firma - né davvero vecchio.

Quello che non sai è che i nuovi equilibri di questa nuova situazione mi offrono un punto di vista che prima mi era precluso che mi sta facendo capire parecchie cose riguardo il disegno. Ora ho usato il gerundio e ciò significa che sto ancora maturando queste idee (se mai la mia testa sia capace di tanto) ma il concetto che ho colto, anche se ti avverto è piuttosto banale, è questo: il disegno è un mezzo espressivo. Non un fine. Il bel disegno, la tecnica e tutto ciò per cui si studia fumetto sono estremamente importanti ma - al di là della storia che si vuole raccontare, non è di questo che sto parlando - non sono, o meglio non devono essere, il fulcro della propria preparazione.
Semplicemente, occuparsi a tempo pieno del disegno è certamente un ottimo modo per migliorare le proprie capacità manuali, ma dal punto di vista mentale... c'è qualcosa che non mi torna. Me ne accorgevo quando frequentavo la facoltà, me ne sto accorgendo ora. Disegnando nel tempo (il più possibile!) che rimane da un'altra attività lo si farà certamente meno, ma decisamente meglio.

Chiusa questa parentesi e tornando al vecchio ma nemmeno tanto album, sfogliando certi disegni mi sono come emozionato, ho provato una strana sensazione. Erano i miei disegni, li riconoscevo, li ricordavo, ma mi sentivo come se fossero di qualcun altro. Non per dire che non sono più la persona che li fece (che pure è vero) ma nel senso che li potevo davvero apprezzare senza avere filtri di sorta che mi offuscassero il giudizio, come invece è inevitabile quando la tua occupazione principale è proprio l'autocritica.

Insomma, questi poveretti furono scartati e mi son detto, visto che nei prossimi tempi chissà quanto tempo avrò per disegnare e per mettere robba sul blog, di dargli lo spazio che meritano, sotto queste righe.

In quest'epoca di incertezze, tutto diventa meme.
Pubblicità progresso. No, non sono ravioli.



Phobs, per i miscredenti, è una fumettista russa di inusitata bravura.
Anche se ora come ora non sono sicuro sia maschio o femmina.



Insomma, tanti auguri a me, per tutto.
A presto!

domenica 7 aprile 2013

Story Of A Mad - Parte Seconda

Nessuno.
Beh, quella scrittina in arancione sta lì apposta per rinfrescarti la memoria.
Per tutti gli altri, questa è la mia seconda intromissione in questo concorso a puntate. Rispetto allo scorso capitolo, ho cercato di migliorare... tutto. Il disegno in primis, poi la regia (sempre troppo statica) e in terzis la storia vera e propria. E ovviamente, le scansioni! Insomma, ho voluto far accadere qualcosa di più e far accelerare gli eventi. Il capitolo che ha succeduto il mio era perfetto per lo scopo, tanto che speravo vincesse proprio per sfruttare il cliffhanger che offriva.
Come?
Sinceramente, ho il terrore che non si capisca per come l'ho raccontato, per cui lo scriverò sotto le tavole.
Oltre a questo, ci sono un paio di cosette che riviste ora cambierei. Hai presente quando ti viene in mente la risposta perfetta per controbattere in una discussione avuta due giorni prima?
Ecco.
Evidentemente però, questi dettagli non sono bastati a rendere la storia non godibile, così che ha vinto.
Che dire, sono contento! E curioso di sapere come continuerà adesso.

Tanto si sa che al sesto capitolo torno...

La lumaca è solo nella mente di Mad!
Non s'era capito?

venerdì 5 aprile 2013

Pianeta Rosso

Ecco qua.
Uppo un'altra piccola prova della Scuola, così Google non mi disattiva il blog per inutilizzo.
Questa minisceneggiatura da tre vignette si intitola...? Pianeta Rosso, bravo, hai vinto un simpatico portachiavi a forma di gatto che quando lo giri muggisce.

Per facilitare la comprensione, ti basti sapere che il tema trattato è l'Ilva di Taranto. Come non c'è? Guarda bene, è da qualche parte nella vignetta centrale, Sì, lì sulla Terra.

Eccoti dunque matite e chine, come al solito piuttosto simili (non perché sono sicuro con le prime, ma perché pigro con le seconde) e, per una migliore fruizione digitale, una versione in verticale.






Engioi!