mercoledì 21 novembre 2012

YouToobe Critics

Okk, fenomeni da youtube.
Perché vengo a conoscenza solo ora del capolavoro rappresentato da Primavera di Granito, vanto e orgoglio della mia terra natia, Nuoro?
A causa di questo video, e dei molti altri di Yotobi, dedico a lui il primo post della serie YouToobe. Il ragazzo ci sa fare, capisce di film e, riconosciamogli questo merito, non è da tutti riuscire a vedere tutta quella merda senza cadere in depressione. A quanto vedo, c'è chi lo odia e chi lo ama, senza molte vie di mezzo. Personalmente, sto in mezzo. Mi diverte, nonostante riconosca i suoi limiti come intrattenitore e come montaggio video per Dio impara a montare meglio quei cosi lo fai da anni ormai.
In ogni caso, grazie Yotobi.
Yotobi ai tempi di Alex l'Ariete, con una capigliatura decente insomma.
A quando un film diretto da te?

La verità? Il Yotobi nazionale, per quanto a suo modo divertente, non regge il confronto con il critico cui - immagino - si sia ispirato: Nostalgia Critic.
Non fidatevi della mia rappresentazione errata, il vero Critic è molto più inquietante.
Lo ricorderete per la recensione di Titanic: the Animated Musical.
(Sul serio, non l'avete ancora visto? Fatelo subito, sciocchi!)
Film d'animazione orripilante nato nella mia terra adottiva, Roma, che non sai se sentirti fiero o sotterrarti per il fatto che sia tutto italiano. (Comincio a sentirmi un po' responsabile.) Ma non divaghiamo. Il punto è, Critic è superiore a Yotobi principalmente per due motivi:
• Non recensisce solo film irrecuperabilmente brutti, ma anche kolossal conosciuti come bei film e ti spiega effettivamente perché sono validi o meno. Yotobi, no. Anzi, spara un po' sulla croce rossa;
• È divertente. Ha un suo umorismo, molto stile cartoon americani d'altri tempi, a tratti volgare, ma fa ridere sul serio. Yotobi, no. Con Yotobi ridi più per la bruttezza del film recensito che per la recensione stessa. Perché? Penso sia a causa del limitato repertorio che ci offre: perplessità, incazzatura, disperazione e poco altro.
La differenza è abbastanza evidente.
Poi beh, ci sarebbero un sacco di cose da dire, che so io, lo stile nel vestire che è diventato un'icona. Giacca, cravatta, e cappellino copricalvizie strategico. E mi dispiace, ma la rabbia hitleriana che il Critic infonde nei suoi video fa impallidire quella disperata del Yotobi.

Poi niente ci impedisce di volere bene a entrambi questi critici occhialuti e pizzuti. E così faccio.


PS: non sono troppo soddisfatto dei colori di questi disegni, così posto anche le versioni in bianco e nero che mi piacciono di più.



martedì 20 novembre 2012

2001: Odissea nello Spazio

Che. Palle.
Okay, capolavoro della cinematografia, assolutamente innovativo per l'epoca e tutto quanto.
Ma che. Palle.
Kubrick, ora capisco da dove hai preso l'idea della cura Ludwig di Arancia Meccanica. È ciò che faceva la gente in sala quando doveva  vedere questo film!


Ge-sù.

lunedì 19 novembre 2012

Lock & Stock

Come disse Johann Sebastian, I'm bach.
(Ignorerò i fanculo e gli sticazzi che sento fino a qui.)
Di recente, appena ho finito le tavole di Metallo (quel post là sotto, lo vedi?) mi è capitata per un intero mese quella che definisco una orrenda bonaccia creativa. Una bonaccia creativa è un periodo durante il quale dalla punta della matita escono solo rutti. Rutti stonati pure, nemmeno di quelli che dici ah che liberazione, no, acidi quasi.  (Ci passano tutti, è normale, ma così a lungo non mi era mai capitato, sono andato un pochetto nel panico.)


Per uscirne ho provato a mettermi sotto, poi a ignorarla, poi a esorcizzarmi, poi a drogarmi.
Niente. E le lenzuola sono ancora piene di roba verde.
Dopo il Lucca Comics e un paio di viaggi, però, sento come una nuova linfa scorrermi dentro. Voglia di fare, di disegnare, di raccontare, di ruttare che nemmeno Pavarotti. Soprattutto, non ho più l'impressione che i Kutso mi spiino per scrivere i testi delle loro canzoni.

Insomma, finalmente vedo la luce in fondo al tunnel.
Spero solo non sia un camion.

Due cose da sapere prima di leggere questa stupida striscia (mii, un romanzo per presentare 4 vignette):
• Lock & Stock è un film, che dovresti vedere se non l'hai ancora fatto;
• L'alcol non è la soluzione.




(Tecnicamente, l'alcool è una soluzione.)
Ora, io nemmeno la conosco la chimica, quindi lasciamo stare gli stupidi giochi di parole.
L'alcol non è la risposta.
Ma la domanda.
E la risposta è: sì!
Avevamo detto di lasciarli stare.
Vabbè.